(Stornello sul "Do")
MI----------------0-------------0-----------------0----------------0-----------------|
SOL---------------1-------------1-----------------1----------------1-----------------|
SI-----------------0-------------0-----------------0----------------0-----------------|
RE-------------------------------------------------------------------------------------|
LA------3--------------------------------3--------------------------------------------|
MI-----------------------3----------------------------------3-------------------------|
Quanno un giudice punta er dito contro un
povero fesso nella mano strigne artre tre dita
che indicano se stesso.
A me arzà un dito pe esse diverso
me fa più fatica che spostà tutto l'Universo.
So na montagna... se Maometto nun viene...
mejo... sto bene da solo, er proverbio era sbajato.
So l'odore de tappo der vino che
hanno rimannato ndietro..
so i calli sulle ginocchia di chi ha pregato tanto e nun ha mai avuto...
e ce vo fegato... ahia...
So come er vento... vado ndo me va...
vado ndo me va ma sto sempre qua....
(Do) Sol Do
E brindo a chi è come me ar bar della rabbia
Sol
e più bevo e più sete me vie
Do
sti bicchieri so pieni de sabbia.
(Riprende lo stornello restando sul Do)
So er giro a voto dellanello cascato ar dito
della sposa che poi lha raccorto e me lha
tirato e io je ho detto: mejo... sto bene da
solo... Senza mogli e senza buoi
e se me libero pure dei paesi tuoi sto a cavallo...
e se me gira faccio fori pure er cavallo..
(Stop Chitarra)
tanto vado a vino... mica a cavallo.
(Riprende lo stornello restando sul Do)
So er buco nero der dente cascato ar soriso
dela fortuna e la cosa più sfortunata e
pericolosa che mè capitata nella vita è la vita,
che una vorta che nasci, giri... conosci... intrallazzi...
ma dalla vita vivo nunne esci...
uno solo ce l'ha fatta... ma era raccomannato...
Io invece nun cho nessuno che me spigne...
...mejo...n se sa mai... visti i tempi!
Ma se rinasco me vojo reincarnà in me stesso
co la promessa de famme fa più sesso
e prego lo spirito santo der vino d'annata
di mettermi a venne i fiori pe' la strada
che vojo regalà na rosa a tutte le donne che
nun me l'hanno datacome a dì: tiè che na so fa na serenata!
(Do) Sol Do
E brindo a chi è come me ar bar della rabbia...o dell' Arabia!
Sol
......e più bevo e più sete me vie
Do
sti bicchieri so pieni de sabbia.
Do Lam
Ma mò che viene sera e cè il tramonto
Do
io nun me guardo ndietro... guardo er vento.
(resta sul Do)
Quattro ragazzini hanno fatto n'astronave
Lam
con npò de spazzatura
(Resta sul Lam)
vicino ai secchioni, sotto le mura
Do
dove dietro nun se vede e cè naria scura scura.
(Resta sul Do)
Ma guarda te co quanta cura
Lam
se fanno la fantasia de st'avventura
(Resta sul Lam)
Me mozzico le labbra me cullo
Do (Stop Chitarra)
che me tremano le gambe de paura poi me fermo e penso:
(Solo Voce)
però.... che bella sta bella fregatura...
(Do) Sol Do
E brindo a chi è come me ar bar della rabbia
Sol
e più bevo e più sete me vie
Do Sol Do Sol Do Sol Do Sol Do / Sol Do / Do (Chiude)
sti bicchieri so pieni de sabbia.
il giochino è che dice "...o dell'Arabia"
RispondiEliminaGrazie, ho corretto ;)
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